Ponte sullo Stretto: cosa prevede il nuovo Decreto Infrastrutture

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Il Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73, più comunemente definito “Decreto infrastrutture 2025”, include misure urgenti volte a garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche.

Tra queste spicca il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, per il quale si intende consentire rapidità ed efficacia nelle azioni propedeutiche ad avviare e completare i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina.

Ragioni di straordinaria necessità e urgenza

La realizzazione del collegamento stabile tra la Regione Siciliana e la Regione Calabria è considerata una delle principali ragioni di straordinaria necessità e urgenza che giustificano l’adozione di questo decreto.

L’obiettivo primario è assicurare la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e il rispetto del cronoprogramma per l’esecuzione dell’opera. Questa enfasi sottolinea l’importanza strategica e l’urgenza di avviare e completare un’infrastruttura di tale portata per il Paese.

Tra le leggi richiamate a supporto del decreto vi è anche la Legge 17 dicembre 1971, n. 1158, che già verteva sul “Collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente“.

Capo I: Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture e lavori Pubblici

Art. 1. Disposizioni urgenti per l’avvio delle cantierizzazioni relative al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria

L’Articolo 1 del decreto interviene con modifiche al Decreto-Legge 31 marzo 2023, n. 35, il quale già conteneva “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”. Queste modifiche sono specificamente introdotte per accelerare l’avvio delle cantierizzazioni per l’opera.

Le disposizioni chiave riguardano:

  • Rideterminazione dei costi e adeguamento del corrispettivo dei contratti:
    • I costi dell’opera devono essere rideterminati in base al costo indicato nell’Allegato II della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2012. Questo stabilisce un preciso riferimento economico per la valutazione e la copertura finanziaria del progetto.
    • Per i contratti che sono stati “caducati” (rescisso o decaduto) con altri soggetti affidatari di servizi diversi dal contraente generale, è previsto un adeguamento del corrispettivo alle prestazioni richieste. Questo adeguamento deve essere fatto in ragione del valore aggiornato del contratto con il contraente generale, come rideterminato dalle nuove disposizioni. Tale misura è conforme all’articolo 72, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 2014/24/UE. L’obiettivo è gestire l’impatto economico e l’aggiornamento dei prezzi sui contratti esistenti, garantendo la sostenibilità finanziaria e la continuità del progetto.
  • Regole sull’obbligatorietà del collegio consultivo tecnico per prevenire e risolvere controversie (con decurtazione del 50% dei compensi):
    • Viene stabilita l’obbligatorietà della costituzione di un collegio consultivo tecnico.
    • La funzione di questo collegio è prevenire le controversie e le dispute tecniche di ogni natura o di consentirne una rapida risoluzione nella fase di esecuzione dell’opera.
    • Un aspetto innovativo è la previsione di una decurtazione percentuale del 50% dei compensi di tale collegio, calcolati ai sensi dell’articolo 1, comma 4, dell’Allegato V.2 al codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36). Questa disposizione mira a incentivare l’efficienza e la celerità nella risoluzione delle problematiche, contenendo al contempo i costi e i tempi legati alle eventuali dispute.

In sintesi, le misure introdotte mirano a dare una spinta decisiva all’avvio e alla prosecuzione dei lavori, chiarendo i riferimenti economici per la valorizzazione dell’opera e dei contratti connessi, e introducendo meccanismi per una gestione più efficiente e rapida delle controversie che potrebbero rallentare il progetto.

L’obiettivo è garantire che il progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria proceda secondo i tempi previsti

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